Quando si stipula un mutuo 💰 si possono commettere svariati errori.
Vediamo i 5 più importanti a cui prestare attenzione!
➡ NON GUARDARSI INTORNO!
La prima cosa che di solito si fa quando si sta per chiedere un mutuo è farsi una chiacchierata allo sportello della banca 🏦 presso cui si ha il conto corrente.
👍 Questo di certo non è sbagliato: informare il proprio istituto di credito e l’eventuale consulente al suo interno non fa certo male.
👎 L’errore sta poi nel fermarsi all’offerta che viene proposta dalla propria banca, con il direttore che, se “ci sa fare”, riesce comunque a catturare la nostra attenzione, conoscendo già la nostra situazione economica.
In questa trattativa bisogna essere freddi come il ghiaccio ✳: l’unica cosa che ci importa conoscere è il TAEG ( Tasso Annuo Effettivo Globale ), ovvero il tasso che sintetizza il costo complessivo del mutuo 💰.
Il TAEG comprende sia gli interessi che gli altri costi accessori che costellano il contratto del mutuo 💰 ( istruttoria sulle capacità reddituali e patrimoniale del mutuatario, perizia sull’immobile, spese di incasso rata, etc etc… )
➡ SOTTOSCRIVERE DELLE ASSICURAZIONI ONEROSE!
Il mutuo 💰 è un finanziamento a lungo termine. Dato che il futuro è imprevedibile è abbastanza normale che alcuni mutuatari intendano porsi al riparo, acquistando delle polizze assicurative mirate e tutelanti dal rischio che in futuro accada qualcosa che comprometta il regolare pagamento delle rate.
La prima forma di assicurazione ( implicita ) è scegliere il TASSO FISSO anziché il variabile.
Il fisso costa di più perché protegge la rata da eventuali futuri rialzi dei tassi.
Chi sceglie il fisso vuole dormire sonni tranquilli; chi sceglie, invece, il variabile lo fa per risparmiare certamente nei primi anni e magari perchè ipotizza che nella prima metà del mutuo 💰 l’inflazione resterà bassa e quindi il taso del mutuo, qualora aumenti, lo faccia a piccoli passi senza in ogni caso superare il tasso fisso.
Ma ci sono altre assicurazioni che costellano il mutuo 💰.
La prima è obbligatoria ed è “L’ASSICURAZIONE INCENDIO E SCOPPIO SULLA CASA 🏡”.
Al momento del rogito ( atto di compravendita ) dal notaio bisogna presentarsi con un’assicurazione incendio e scoppio. Nella maggior parte dei casi questa viene sottoscritta direttamente presso la banca 🏦 che ha erogato il mutuo ( che quindi funge anche da compagnia assicurativa ) ma il mutuatario deve sapere che questa assicurazione è si obbligatoria, ma si potrebbe sottoscrivere anche fuori dalla banca.
Molto più dolente è il tema delle cosiddette assicurazione CPI: sono polizze che proteggono in caso di perdita del posto di lavoro, infortunio e/o morte. In questi casi il pagamento delle rate è coperto dall’assicurazione. Il punto è il costo. Se si sottoscrivono queste assicurazioni con la banca che eroga il mutuo 💰 tendenzialmente sono più care rispetto a coperture offerte all’esterno.
( Una buona polizza che copra un’ampia gamma di rischi, non dovrebbe costare oltre il 3/4 % del valore del mutuo 💰. In molti casi invece queste polizze vengono vendute dalla banca ad un costo dal 7% in poi del mutuo )
Bisogna poi sapere che, qualora la banca 🏦 vincoli l’erogazione del mutuo 💰 all’acquisto di questa polizza, è obbligata ad inserire questa voce di costo nel TAEG, il tasso complessivo del costo del mutuo, il vero parametro che dobbiamo utilizzare per confrontare le offerte di mutuo💰!
➡ FARSI INGANNARE DALLO “SPREAD” ALLODOLA!
In molti casi, per attirare clienti, le banche pubblicizzano offerte di mutui con spread molto scontati. Bisogna fare attenzione perché la prassi vuole che questi spread vengano applicati solo in condizioni estreme, come può essere la concezione di un mutuo 💰 con importo inferiore al 50 % del valore dell’immobile, che non rispecchiano l’esigenza del mutuatario medio che si reca in banca per chiedere un finanziamento di norma tra il 70 e l’80 % del valore dell’immobile.
➡ CERCARE LA BANCA 🏦 PIÙ’ GRANDE!
Molto spesso, quando si confrontano più offerte di mutuo 💰, si opta per la Banca A anche se questa offre un TAEG più alto della Banca B. Si tende a scegliere la Banca A perchè magari la Banca B è di dimensioni più piccole, meno conosciuta e quindi ritenuta meno affidabile. Nel compiere questa decisione di pancia si ignora però una semplice regola: siamo noi che stiamo chiedendo in prestito del denaro e quindi siamo noi che dobbiamo essere sicuri ed affidabili per chi ce lo presta. La grandezza dell’istituto che ci eroga il mutuo non è importante, una volta che è stato erogato. Ciò che conta è il TAEG più basso. E non è detto che le grandi banche nel periodo in cui ci accingiamo a chiedere un mutuo offrano le condizioni più competitive e vantaggiose del mercato.
➡ STIPULARE UN MUTUO 💰 IN VALUTA
Conviene impegnarsi a rimborsare un mutuo in una valuta diversa?
Tendenzialmente, per un italiano che produce reddito in euro, quindi non un frontaliero, un mutuo in valuta diversa è da sconsigliare perchè potrebbe essere rischioso incorporare, oltre al rischio del tasso variabile, il rischio del cambio.
Basti pensare che un rafforzamento dl 15% della valuta straniera, comporta un aumento del tasso finale di circa 1,75 – 2 punti percentuali. Quindi le regole da seguire sono:
👉 a chi produce un reddito in euro non conviene indebitarsi in valuta diversa: conviene sempre stipulare il mutuo nella valuta in cui si percepisce il proprio reddito primario;
👉 chi proprio volesse contravvenire alla regola generale e imbarcare il rischio cambio sul mutuo 💰 non può non sapere che in partenza conviene stipulare un mutuo in una valuta diversa dall’euro in un momento di debolezza dell’euro nei confronti dell’altra valuta, a cui dovrebbe seguire un forte recupero. Solo in questo caso il mutuatario beneficerebbe dell’effetto-cambio.
Bene, eccoci giunti al termine di questo secondo articolo del BLOG riguardante IL MUTUO 💰!
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